Statuto
COMUNITA' “ECCOMI”
Montesilvano (Pescara)
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STATUTO
Decreto approvazione Prot. N. 140 / 23
del 15 giugno 2023
S.E.R. Tommaso Valentinetti
Arcivescovo Metropolita Diocesi Pescara-Penne
Comunità “ECCOMI”
STATUTO
PREAMBOLO
La Comunità ECCOMI nasce come frutto maturo dell’esperienza di gruppo di preghiera del Rinnovamento Carismatico Cattolico in Montesilvano. Muove i primi passi nel 1979 per iniziativa di alcuni fratelli e sorelle di Pescara che sotto la guida di padre Adriano Ciminelli partecipano al seminario di vita nuova nello Spirito. Successivamente nel 2010 una speciale chiamata ad una vita di alleanza, spinge alcune persone a vivere una più intensa vita di preghiera e di unione fraterna.
Art. 1
La Comunità ECCOMI è una comunità carismatica di Alleanza, giuridicamente fondata come Associazione Privata di Fedeli ai sensi dei canoni 298 -311 e dei canoni 321-326 del Codice di Diritto Canonico con statuto approvato ad experimentum dall’Arcivescovo della Diocesi Pescara-Penne S.E.R. Tommaso Valentinetti in data 29 Luglio 2015 (prot n. 224/15) ed in via definitiva in data 15 Giugno 2023 (Prot. N. 140 / 23). Essa ha sede in Città Sant'Angelo Marina (PE), alla via Salara nei locali della parrocchia di Sant’Agostino, Vescovo e Dottore della Chiesa (Diocesi di Pescara-Penne).
Essa ha uno speciale impegno di fedeltà alla Chiesa Cattolica in obbedienza al Sommo Pontefice, ai Vescovi Diocesani (ed ai loro collaboratori) ed ai Parroci.
Art. 2
La Comunità si rifà in particolare alla spiritualità della Corrente di Grazia che è il Rinnovamento Carismatico Cattolico, di cui condivide i principi, ed è iscritta a CHARIS - Catholic Charismatic Renewal International Service (Servizio Internazionale per il Rinnovamento Carismatico Cattolico), eretto dalla Santa Sede, attraverso il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, con personalità giuridica pubblica in base ai canoni 116-123 del Codice di Diritto Canonico.
Art. 3
L’associazione Comunità ECCOMI non ha fini di lucro e si prefigge, mediante l'azione comune, l'incremento di una vita cristiana più perfetta con una piena adesione alla vita sacramentale, la promozione del culto e della dottrina cristiana, l’evangelizzazione e l’esercizio di opere di pietà e di carità.
Art. 4
La Comunità persegue le seguenti finalità:
a) la riscoperta della grazia battesimale;
b) la conoscenza e la pratica dei carismi elargiti dallo Spirito Santo, in totale adesione alla vita sacramentale ed ecclesiale;
c) il costante rinnovamento spirituale sotto l’azione dello Spirito Santo, mediante lo studio e l’ascolto della Parola di Dio, della Dottrina della Chiesa, secondo l’insegnamento del Papa, dei Vescovi, dei presbiteri e della Tradizione;
d) l’accompagnamento ed il sostegno dei propri membri nel vivere una fervida vita cristiana e di preghiera, sia a livello personale che a livello comunitario,
e) la partecipazione attiva alla missione universale della Chiesa;
f) l'ecumenismo attraverso il dialogo e la preghiera con le altre chiese e comunità cristiane.
Art. 5
La missione apostolica della Comunità ha i seguenti obiettivi:
1. una continua conversione a Gesù come Signore e personale Salvatore per arrivare ad una piena maturità della fede anche attraverso l’esperienza del seminario di vita nuova nello Spirito;
2. una personale e totale apertura all’opera dello Spirito Santo attraverso l’esperienza comunemente chiamata “Battesimo nello Spirito” (At 1,8), con l’accoglienza e l’esercizio dei carismi (cfr. 1Cor 12, 13, 14 e LG 12);
3. una crescita verso la santità attraverso una intensa vita sacramentale e liturgica, sulla scia della Tradizione, della preghiera e della spiritualità cattolica;
4. un cammino comunitario che si esprime attraverso il sostegno fraterno, il perdono permanente, il servizio ministeriale e l’obbedienza con l’impegno dell’Alleanza con Dio e con i fratelli, agli organi direzionali della Comunità, al Papa e al Vescovo della diocesi in cui la Comunità ha sede;
5. la formazione basata sulla Sacra Scrittura, seguendo il Magistero della Chiesa e la Dottrina Cattolica;
6. L’evangelizzazione sotto ogni forma, anche con iniziative di attività sociali, culturali e spirituali al fine di formare ed istruire altri fratelli;
7. La pratica dell’ecumenismo spirituale con le altre Comunità e Confessioni cristiane attraverso la costruzione di rapporti reciproci di amicizia, di preghiera, di comunione e di evangelizzazione.
Art. 6
La Comunità ha come programma primario la meditazione della Passione di Gesù, l'accompagnamento ed il sostegno fraterno e l'esercizio di opere di misericordia verso i bisognosi, una sottomissione completa dei membri alla volontà del Padre, una speciale consacrazione alla Beata Vergine Maria, ed una continua revisione di vita di ciascuno secondo l'azione dello Spirito Santo.
Art. 7
I membri della Comunità manifestano obbedienza ai loro Vescovi diocesani e partecipano, secondo le proprie capacità ed in modo responsabile, alle attività pastorali delle Chiese locali.
Art. 8
La Comunità per il proprio sostentamento attinge dalle libere offerte dei propri membri. Può, secondo i casi, accettare offerte spontanee o lasciti anche da terzi.
Art. 9
A. Sono organi della Comunità:
1. L'Assemblea;
2. La Fraternità di Alleanza;
3. Il Presidente;
4. Il Consiglio direttivo;
5. Il Consigliere Spirituale.
B. L'Assemblea è formata dai fedeli cattolici laici, sposati o singoli, uomini e donne, diaconi permanenti, seminaristi, sacerdoti e religiosi che, rispondendo a una chiamata particolare di Dio, desiderano liberamente e volontariamente vivere una vita evangelica più impegnata e liberamente abbiano scelto di aderire alla Comunità, accettandone e condividendone i principi e la Regola, secondo come indicato nel presente Statuto, abbiano ricevuto il“Battesimo nello Spirito” e siano stati ammessi nella Comunità come soci con un deliberato del Consiglio Direttivo. Ne fanno parte di diritto tutti i componenti della Fraternità di Alleanza di cui al successivo paragrafo “C”.
I diaconi permanenti, i sacerdoti ed i religiosi possono far parte dell’Associazione previa l’autorizzazione dei rispettivi Ordinari Diocesani, per i primi, e dei Superiori diretti per i religiosi e le religiose.
L’assemblea straordinaria convocata per la elezione degli organi della comunità, in prima convocazione è valida se c’è la presenza dei due terzi degli aventi diritto ed in seconda convocazione, che può essere convocata anche nella stessa giornata, è valida se c’è la presenza della maggioranza assoluta degli aventi diritto (cinquanta per cento più uno)”.
C. La Fraternità di Alleanza è formata da tutti i soci che, ricevuto il “Battesimo nello Spirito” da almeno un anno, sentono una particolare chiamata a farne parte e abbiano fatto esplicita richiesta al Presidente. Essi sono ammessi ufficialmente alla Fraternità di Alleanza con deliberato del Consiglio Direttivo, sentito il Consigliere Spirituale, ed abbiano assunto e fatto l’impegno di Alleanza.
I membri della Fraternità di Alleanza confermano annualmente l'impegno con la promessa di Alleanza nelle mani del Consigliere spirituale, o del Vescovo Diocesano, unitamente agli altri membri.
Alla Fraternità di Alleanza fanno parte di diritto tutti i soci fondatori di cui all'Atto costitutivo.
I membri della Fraternità che non confermano la Promessa di Alleanza, decadono.
Essi possono essere riammessi previa motivata richiesta sottoposta all'accettazione e deliberato del Consiglio Direttivo, sentito il Consigliere spirituale.
I membri della Fraternità, oltre alla partecipazione all’incontro settimanale di preghiera comunitaria, si riuniscono settimanalmente per un momento di preghiera di lode e per un cammino di formazione, secondo la programmazione di cui all’ultimo capoverso del successivo paragrafo “E”. Per tale compito, il Presidente ed il Consiglio, sentito il parere del Consigliere Spirituale, possono incaricare un “formatore” e una guida di loro fiducia, tra i membri stessi della Fraternità.
D. Il Presidente rappresenta la Comunità sia nei confronti dell’Autorità Ecclesiastica, sia nei confronti dell’Autorità Civile. È eletto dall’Assemblea dei soci a scrutinio segreto in prima votazione con la maggioranza dei due terzi dei presenti all’Assemblea, in seconda votazione con la maggioranza assoluta dei voti dei presenti ed in terza votazione a maggioranza semplice. Il suo mandato dura quattro anni e può essere rieletto consecutivamente per una sola volta.
E. Il Consiglio direttivo, oltre che dal Presidente, è formato da 4 membri eletti dall’Assemblea tra i componenti della Fraternità di Alleanza, secondo le modalità di cui all’art. 7 del Regolamento. Essi restano in carica per quattro anni e possono essere rieletti consecutivamente per una sola volta. Il Consiglio Direttivo provvede annualmente alla redazione dell’elenco ufficiale dei membri dell’Assemblea e della Fraternità di Alleanza.
Il Consiglio direttivo, su proposta del Presidente, con votazione segreta, ammette a far parte ufficialmente nella Fraternità di Alleanza i membri dell'Assemblea che, avendo i necessari requisiti di cui al precedente paragrafo “C", ne abbiano fatta espressa richiesta.
Ne regola la vita, attua le attività e le missioni, nomina i moderatori per gli eventuali altri gruppi della Comunità che dovessero sorgere come missioni in altre città e Diocesi. Su proposta del Presidente nomina il Consigliere Spirituale ai sensi del § 2 del canone 324 del Codice di Diritto Canonico
Il Consiglio Direttivo, su proposta del Presidente e sentito il Consigliere Spirituale, elegge al suo interno, un vice presidente, un segretario che deve redigere tutti i verbali sia delle Assemblee e sia delle riunioni del Consiglio, ed un tesoriere che deve preparare ogni anno il conto economico consuntivo ed il conto preventivo da far approvare dall’Assemblea dei soci.
I membri del Consiglio direttivo, oltre a partecipare agli incontri settimanali di preghiera sia della Comunità che della Fraternità di Alleanza, si riuniscono settimanalmente per la preghiera, la preparazione e l’attuazione di tutte le attività della Comunità intera.
A tal fine all’inizio di ogni anno, su proposta del Presidente e sentito il Consigliere Spirituale, procedono alla programmazione delle attività pastorali della Comunità, da attuare nel corso dell’anno.
F. Il Consigliere Spirituale è la guida spirituale della Comunità, vigila sulla ortodossia della Fede Cattolica e della morale della Comunità e dei soci con una particolare cura per i membri della Fraternità di Alleanza e per i membri investiti da ministeri di direzione, di guida e di rappresentanza della stessa; assicura alla Comunità la vita sacramentale e il discernimento sulla Parola. All’uopo egli partecipa sia alla preghiera comunitaria, sia a tutte le riunioni dell’Assemblea e del Consiglio direttivo con diritto di parola e con voto consultivo.
Il Consiglio direttivo, provvederà a scegliere il Consigliere Spirituale tra i sacerdoti della Diocesi. Il Consigliere Spirituale scelto dal Consiglio deve avere la conferma dell’Ordinario del luogo ai sensi del §2 del canone 324 del Codice di Diritto Canonico. Se viene scelto un religioso, deve avere il consenso del suo Superiore diretto.
Art. 10
Al fine di curare la formazione e la crescita spirituale dei singoli membri dell’Assemblea, il Consiglio Direttivo, su proposta del presidente e sentito il Consigliere Spirituale, organizza mensilmente giornate di convivenza, per la preghiera comunitaria, l’approfondimento della Parola e la comunione fraterna; organizza annualmente ritiri spirituali di uno o più giorni, riservati a tutti i membri o ai soli membri della Fraternità di Alleanza o Alleati.
Art. 11
I membri possono lasciare liberamente la Comunità e l’Associazione (recesso). In caso di comprovate e gravi irregolarità, di non integrità della fede cattolica, di apostasia, di immoralità nei costumi e o di grave disubbidienza agli organi e alle direttive della Comunità o anche di molte assenze ingiustificate alle attività comunitarie e alla preghiera settimanale, gli aderenti possono essere dissociati (dissociazione).
La dissociazione è disposta dal Consiglio Direttivo su proposta del Presidente o di un consigliere o del Consigliere Spirituale cui compete proprio la vigilanza di cui al canone 305 del Codice di Diritto Canonico, previo colloquio riservato e personale dell’interessato con lo stesso Consigliere Spirituale e/o col Presidente. Ove sia stato un consigliere a denunziare e chiedere la dissociazione del socio, il consigliere stesso può essere presente al colloquio con il socio interessato.
Gli appartenenti alla Fraternità di Alleanza decadono se, senza giustificato motivo, rimangono assenti alle riunioni per un periodo di tre mesi consecutivi (decadenza) o se non confermano la Promessa di Alleanza, come previsto dal paragrafo “C” dell’articolo 9.
In caso di recesso, di dissociazione o di decadenza dall’Associazione, il membro non ha diritto a ripetere eventuali quote elargite.
Art. 12
La durata della Comunità ECCOMI è illimitata e può estinguersi per mancanza di membri o per cessazione dell'attività.
In caso di scioglimento, l’eventuale patrimonio residuo sarà devoluto alla Parrocchia presso cui la comunità opera.
Art. 13
Il logo ufficiale della Comunità è quello di seguito rappresentato ed inserito nella prima pagina o copertina del presente Statuto. E' fatto divieto a chiunque il suo utilizzo senza una previa autorizzazione del Presidente.
Art. 14
All'interno della Comunità è istituito il Gruppo di preghiera che è formato dai membri dell'Assemblea e da quelli della Fraternità. Ad esso possono partecipare tutti coloro che
condividono la Missione della Comunità ECCOMI descritti nei precedenti articoli. Perciò il Gruppo di preghiera è aperto a tutti quelli che vogliono parteciparvi. Il Gruppo di preghiera
è animato da uno o più animatori e moderatori che sono scelti di volta in volta dal Presidente. Il gruppo di preghiera si incontra una volta a settimana per la preghiera comunitaria e la proclamazione della Parola.
Art. 15
La Comunità ECCOMI può promuovere e affiliare associazioni e gruppi di preghiera.
Art. 16
Per quanto non espressamente previsto nel presente statuto, si fa riferimento alle norme del codice di Diritto Canonico e, in quanto compatibili, a quelle del codice civile in materia di associazioni private di fedeli.